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Il nostro pensiero politico – contributo al dibattito precongressuale

25 Aprile 2022 nuovacostituente Dibattito precongressuale

di Paolo Terzaghi e Matteo Bergamaschi

Quanto di seguito esposto sarebbe da sviluppare in maniera più dettagliata, ma come base di partenza pensiamo e speriamo possa bastare, nell’ottica di allargare l’interesse e la partecipazione delle persone al progetto di Nuova Costituente, rendendolo più ampio e inclusivo.

Il nostro pensiero politico è l’insieme di più idee e visioni, di alcuni personaggi di seguito elencati, dai quali riteniamo si possa estrapolare qualcosa di buono da rielaborare in chiave attuale.

I soggetti in questione sono: Giuseppe Prezzolini, Gianfranco Miglio, Guglielmo Giannini, Massimo Fini e Giacinto Auriti, oltre al pensiero libertario in genere. Queste persone ed i loro pensieri potrebbero almeno in parte sembrati incompatibili, ma in realtà non è così.

A nostro parere è necessario estrapolare dalle loro rispettive idee di politica la forma più idonea al caso, finalizzata allo sviluppo in primo luogo di un soggetto politico, la cui visione/idea possa essere compresa e divenire la base fondante di un nuovo concetto di patria, in cui l’essere umano sia ciò che più conta, per il proprio bene e quindi per il bene di tutti. Un passaggio indispensabile che non deve essere assolutamente “perso di vista” è quello legato alla “stranezza” degli uomini, o forse è meglio dire delle loro teste.

Dobbiamo avere l’umiltà e la consapevolezza di provare a sviluppare un qualcosa che oggi risulti migliore di quanto esiste e che nel tempo possa divenire per mezzo di fatti concreti la miglior soluzione percorribile.

Crediamo quindi che umanamente parlando qualsiasi pensiero politico non possa prescindere da alcuni valori/principi che soprattutto la società moderna ha perduto, ma che sono necessariamente da recuperare e da tenere al centro di ogni qualsivoglia progetto.

Ci riferiamo a: SEMPLICITÀ – MERITO – EQUITÀ – ONESTÀ – LIBERTÀ – RAZIONALITÀ E QUALITÀ!

Termini quelli anzidetti che dovrebbero fare parte di uno statuto prima e di una costituzione poi! Oltre a ciò aggiungiamo il concetto del “Livello Zero”, ossia quello di andare sempre alla radice dei problemi per poterli affrontare e risolvere nel modo più appropriato al caso, anche quando ciò dovesse comportare l’impopolarità del pensiero controcorrente.

Non riteniamo logico seguire il concetto di apparentamenti con la classe politica attuale, o con soggetti che tutti i giorni dimostrano, governando, o avendo governato, di non essere assolutamente in grado di affrontare con logica e buon senso i più svariati problemi, proprio perché non vogliono mai partire dal livello zero per difendere i loro interessi, che passano dai voti a favore del partito di turno alimentando il parassitismo.

Ciò premesso, da ritenere parte integrante della nostra visione, ti elenchiamo i punti principali che riteniamo indispensabili nell’ottica della costruzione del nuovo soggetto politico:

  1. autodeterminazione dei popoli e degli individui, costituzione di città stato e di piccole patrie eventualmente federate o confederate tra loro, pensiero ottimamente espresso da Miglio;
  2. meno democrazia rappresentativa e più democrazia diretta, con referendum senza quorum sulla forma di cui alla costituzione Svizzera;
  3. tutela secondo logica dell’ambiente e della natura. Per esempio sul nostro territorio attualmente vengono finanziati con fondi pubblici progetti di ampliamento e rimodernamento di impianti sciistici in un comprensorio di 1.600 metri di altitudine (articolo);
  4. no alla globalizzazione attuando forti limitazioni alle multinazionali e alla finanza. Risulta necessario puntare sull’autosufficienza delle patrie, limitatamente a quanto possibile e ritornando gradualmente a forme di auto-produzione e autoconsumo. Interessante è la teoria new global  e il pensiero anti-modernità ottimamente espresso da Massimo Fini;
  5. minarchismo, mira a ridurre lo stato ad uno Stato minimo;
  6. revisione dei concetti propri legati alla valuta e alla moneta che deve essere di proprietà dei Cittadini. Per tanto è illegittimo l’attuale sistema dell’emissione monetaria, che trasforma la Banca Centrale da ente gestore ad ente proprietario dei valori monetari, pensiero ottimamente espresso da Auriti.
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